MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

 

Premessa

Il presente modello organizzativo e predisposto e redatto dalla dall’Associazione Sportiva Dilettantistica ETNA CLIMBIKERS in ottemperanza al Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati, emanato da ACSI con delibera 57 del 28/08/2023, in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. 39/2021 e dalla Delibera della Giunta Nazionale del CONI n. 255/2023.

 

Art. 1 – Finalità

1. Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei Tesserati, specie se minori d’età, nell’ambito dell’ASD ETNA CLIMBIKERS (di seguito per brevità anche solo “Associazione”).

2. Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dall’ente affiliante attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti della Associazione sono tenuti ad uniformarsi al fine di:

a. promuovere il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;

b. promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;

c. rendere consapevoli i Tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;

d. individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dall’ente affiliante volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori;

e. provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;

f. informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;

g. incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate dall’ente affiliante nell’ambito delle politiche di Safeguarding;

h. garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding della Associazione.

 

Art. 2 – Ambito di applicazione

I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:

a) tutti i tesserati della Associazione;

b) tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con la Associazione;

c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con la Associazione.

 

Art. 3 – Norme di condotta

È onere della Associazione strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate:

a) assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona:

predisponendo turni di allenamento e di partecipazione alle gare evitando discriminazioni tra gli atleti in base sesso, all’etnia, appartenenza culturale ecc.;

prevedendo, in presenza di minori appartenenti a categorie svantaggiate la loro equa suddivisione in squadre o gruppi di allenamento in modo da facilitare l’integrazione

b) riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro:

imponendo regole di condotta ai tecnici volte ad assicurare a ciascun atleta di poter essere adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva;

prevedendo la presenza di un numero adeguato di tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di atleti;

imponendo a tecnici, atleti e dirigenti di utilizzare un linguaggio non discriminatorio

c) far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso:

ascoltando i minori al fine di comprendere quali sono le loro ambizioni e i loro desideri in ambito sportivo;

programmando per ciascun atleta l’attività sportiva o la partecipazione ai vari campionati in modo da tener conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno;

d) prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione alimentare, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori:

affiancando ai tecnici delle figure professionali specializzate e/o prevedendo durante gli allenamenti la presenza di figure ulteriori rispetto al tecnico che possano monitorare il comportamento degli atleti;

prevedendo percorsi volti a favorire l’educazione alimentare;

individuando tra i dirigenti una figura di riferimento che, in relazione all’età degli atleti, possa dialogare con loro al fine di scorgere segni di malessere;

e) segnalare, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza:

individuando il soggetto che deve provvedere alla segnalazione,

individuando quali le situazioni di interesse di natura sportiva o extra sportiva;

prevedendo la segnalazione ai genitori delle assenze da gare o allenamenti compiute dai minori;

f) confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla Associazione ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento;

g) attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:

sollecitare atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitare l’uso di espressioni discriminatorie; sessiste, o di matrice razzista;

richiedere ai tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo;

prevedendo che i tecnici non possano entrare negli spogliatoi in presenza degli atleti;

gestendo l’attività, anche in occasione delle trasferte, individuando soluzioni logistiche volte ad evitare che i dirigenti e gli allenatori siano in camera con gli atleti;

stabilendo regole nell’accompagnare o prevelare gli atleti dalla loro residenza facendo in modo che vi sia sempre la presenza di almeno due dirigenti;

stabilendo, in presenza di atleti minori fuori sede a cui viene fornito l’alloggio, di limitare l’accesso ai tecnici o dirigenti se non per finalità di controllo da effettuare, in ogni caso, alla presenza di almeno due persone di cui dello stesso sesso rispetto agli atleti presenti all’interno dell’appartamento;

imponendo agli atleti regole di condotta da adottare negli spogliatoi volte a contrastare fenomeni di bullismo o cyberbullismo;

h) prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali:

prevedendo l’organizzazione di riunioni periodiche che coinvolgano i genitori, i tecnici e i dirigenti nel cui ambito illustrare le politiche di salvaguardia dei minori e le azioni che si intendono intraprendere e in cui discutere delle criticità emerse nel corso della stagione sportiva

i) spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona attraverso:

la previsione dell’irrogazione di provvedimenti sanzionatori a carico di coloro che durante le gare tengano un comportamento non adeguato;

j) favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile;

k) rendere consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:

Affissione presso la sede dell’Affiliata del modello organizzativo e del Codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e/o pubblicazione dello stesso sulla homepage del sito della Associazione;

Affissione presso la sede della Associazione e/o pubblicazione sulla homepage del sito della Associazione del nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare;

Comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e codice di condotta adottato dalla Associazione, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato dalla Associazione;

Comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding office nominato dall’ente affiliante;

Informazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate dalla Associazione per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi • attraverso la predisposizione di una e-mail dedicata per eventuali segnalazioni al Responsabile Safeguarding nominato dalla Associazione;

attraverso l’organizzazione, nel corso della stagione sportiva, di incontri e seminari con esperti del settore con cui discutere della tematica anche al fine di pervenire a soluzioni condivise;

 

Art. 4 – Tutela dei minori - Obblighi

1. Tutti coloro che in ambito societario – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.

 

 

Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla Associazione

1. Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, la Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica all’ente affiliante all’atto di affiliazione.

2. Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà essere prescelto tra i tesserati di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:

a. essere regolarmente tesserato all’ente affiliante;

b. non aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale) , 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni).

c. non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;

d. aver seguito i corsi di aggiornamento previsti dall’ente affiliante e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti dell’ente affiliante.

3. La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata affissione presso la sede e/o pubblicazione sulla rispettiva homepage del sito internet della Associazione e inserita nel sistema gestionale dell’ente affiliante, secondo le procedure previste dalla regolamentazione dell’ente affiliante.

4. Il Responsabile dura in carica un anno e può essere riconfermato.

5. In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale dell’ente affiliante, secondo le procedure previste dalla regolamentazione dell’ente affiliante.

6. La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer dell’ente affiliante. Il sodalizio provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.

7. Il Responsabile è tenuto a:

a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della dell’ente affiliante nell’ambito della Associazione, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;

b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;

c) segnalare al Safeguarding Officer dell’ente affiliante eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;

d) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti dell’ente affiliante;

e) formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del sodalizio;

f) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate;

g) partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata dall’ente affiliante.

 

Art. 6 – Dovere di segnalazione

1. Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento e dalle linee guida predisposte dall’ente affiliante e nel presente documento integralmente richiamate, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer dell’ente affiliante, anche per il tramite del Safeguarding Officer nominato dalla Associazione utilizzando l’apposito modulo si segnalazione allegato al presente documento sotto la voce allegato 1.

2. Chiunque sospetta comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può confrontarsi con il Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla Associazione o direttamente con il Safeguarding Office dell’ente affiliante.

 

Art. 7 – Diffusione ed attuazione

1. Il presente documento è pubblicato sul sito internet del sodalizio, se nella sua disponibilità, e/o affisso presso la sede dello stesso ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con la Associazione.

 

Art. 8 – Sanzioni

Pur restando impregiudicata l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti dell’ente affiliante, a carico di tutti coloro che sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, possono essere irrogate sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto come ad esempio:

richiamo,

multa,

squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, qualora previsto dal rapporto contrattuale instaurato con il tesserato ovvero dalle norme regolamentari della Associazione.

 

Art. 9 – Norme finali

1. Il presente documento è aggiornato dall’organo direttivo della Associazione con cadenza almeno quadriennale e ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di Safeguarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni dell’ente affiliante (integrazioni delle Linee Guida di ASC ovvero alle raccomandazioni della Commissione Safeguarding di ACSI).

2. Eventuali proposte di modifiche al presente documento dovranno essere sottoposte ed approvate dall’organo preposto della Associazione.

3. Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto prescritto dallo Statuto dell’ente affiliante, nonché nel Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e nel Codice di Condotta.

4. Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo sociale, entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.

 

Data 24-08-2024

 

RESPONSABILE DEL SODALIZIO AFFILIATO CONTRO ABUSI, VIOLENZE E DISCRIMINAZIONI

Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e disciminazione sui Tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, l’organo direttivo dell'ASD Etna ClimBikers  ha nominato un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, il c.d. Responsabile per le politiche di safeguarding nella persona del signor Andrea Orazio Chiantello, nato a Paternò (CT) il 02.07.1976, C.F.: CHN NRR 76L 02 G 371 S.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO 1 - Modulo per la segnalazione di episodi di molestie ed abusi

 

Dati del segnalante

Nome _____________________________________________________________________________

Cognome __________________________________________________________________________

Data di nascita ______________________________________________________________________

Ente di appartenenza (Associazione, società, ecc.)__________________________________________

Ruolo (Dirigente, atleta, allenatore, o altro) _________________________________________________

Indirizzo: ___________________________________________________________________________

recapito telefonico: ______________________ e-mail: _______________________________________

PEC: _______________________________________________________________________________

 

Dati della persona che si ritiene abbia subito molestia o abuso (nel caso diverso dal segnalante)

Nome _____________________________________________________________________________

Cognome __________________________________________________________________________

Data di nascita ______________________________________________________________________

Ente di appartenenza (Associazione, società, ecc.) _________________________________________

Ruolo (Dirigente, atleta, allenatore, o altro) ________________________________________________

Indirizzo: __________________________________________________________________________

Se minorenne indicare nome e cognome del/dei genitore/i o esercente/i responsabilità genitoriale:

____________________________________________________________________________________

Recapiti (genitore/i o esercente/i responsabilità genitoriale)

recapito telefonico: _______________________ e-mail: ________________________________________

PEC: _______________________________________________________________________________

Il/i genitore/i o l’esercente responsabilità genitoriale è/sono stato/stati informato/i dell’accaduto? In caso positivo che tipo di azioni hanno inteso intraprendere?

____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

Si sta segnalando un fatto a cui si è assistito personalmente o di cui si ha avuto percezione diretta o perché riferito da un’altra persona?

____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

Se si sta segnalando quanto riferito da un’altra persona indicare i riferimenti della persona che è a conoscenza del fatto:

Nome _____________________________________________________________________________

Cognome: __________________________________________________________________________

Data di nascita: ______________________________________________________________________

Ruolo (Dirigente, atleta, allenatore o altro) _________________________________________________

Recapiti (genitore/i o esercente/i responsabilità genitoriale)

Indirizzo: ____________________________________________________________________________

recapito telefonico: ___________________ e-mail: ___________________________________________

PEC: _______________________________________________________________________________

Dettagli del fatto/i o dell’episodio:

____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

Fornire i dati di eventuali testimoni che hanno assistito al fatto e i loro recapiti (indirizzo, recapito telefonico, e-mail, ecc.)

____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

 

Luogo e data,

Firma

 

___________________________